I nostri collaboratori
I professionisti che collaborano con noi
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Psicologa e Psicoterapeuta, specializzata in Neuropsicologia e Psicopatologia dello sviluppo
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Elisa Pedretti
Pedagogista
Laurea triennale in scienze dell’educazione presso Università Cattolica di Milano.
Laurea magistrale in scienze Pedagogiche e Servizi alla persona, Università Cattolica di Milano.
Si occupa di supporto alla genitorialità nelle fasi critiche del ciclo di vita, dalla nascita fino all’età adulta.
Grazie alla sua formazione può aiutare educatrici ed insegnanti nella stesura di PEI e nella programmazione e strutturazione di attività funzionali e mirate. È di supporto al lavoro di osservazione all’interno dei contesti educativi.
Grazie alla sua ottima conoscenza della lingua inglese, offre i suoi servizi anche in lingua.
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Primo approccio
Domande frequenti
Da che età si può iniziare un trattamento logopedico o neuropsicomotorio?
Una delle domande più diffuse tra i genitori è “quando posso portare il mio bambino a fare logopedia/neuropsicomotricità?
La risposta è che non esiste un’età precisa.
Prima si inizia meglio è.
Non appena i genitori o le insegnanti si accorgono di alcune difficoltà è importante iniziare un percorso.
Perché, prima della terapia, è necessario l’iter valutativo?
Indipendentemente dalle difficoltà manifestate (linguistiche, relative agli apprendimenti scolastici, neuro e psicomotorie, psicologiche), il primo step di ogni percorso è la valutazione.
Essa consiste nella somministrazione di batterie testistiche e, in modo qualitativo, nell’osservazione diretta della persona.
In questo modo, il terapista conosce il suo paziente, i suoi punti di forza e le sue difficoltà. Così, si sviluppa anche l’alleanza terapeutica, indispensabile per un percorso.
Mio figlio balbetta e sono preoccupato, cosa posso fare?
La balbuzie è un disturbo complesso del neurosviluppo.
Spesso, quando si manifesta durante l’infanzia, si tratta di una fase transitoria dello sviluppo linguistico. Altre volte, invece, diventa un disturbo vero e proprio.
In ogni caso, è possibile aiutare il proprio bambino ad essere più fluente mettendo in atto alcune strategie:
- ascoltare attentamente senza “mettere fretta”;
- non parlare al suo posto e non finire le frasi per lui;
- guardare negli occhi e non mostrarsi preoccupati per tali difficoltà;
- apprezzare il contenuto del discorso piuttosto che la forma.
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